
HALLELUJAH di Jeff Buckley

Questa versione di Hallelujah del 1994, cantata da Jeff Buckley, è stata giudicata come una delle migliori cover di tutti i tempi. Esistono più di 200 cover per questo brano letteralmente divino, che fu scritto dal cantautore canadese Leonard Cohen nel 1984, ma quella di Jeff Buckley è la versione più famosa.
Questo, forse, è anche dovuto alla sua prematura e misteriosa scomparsa, nel 1997, quando l’artista morì a soli trent’anni per annegamento, mentre stava nuotando in un affluente del Mississippi, il Wolf River, in una tranquilla e serena giornata che non preannunciava alcunché di meteorologicamente disastroso. Insomma è facile diventare dei miti quando si muore in giovane età e per coincidenze assolutamente bizzarre, come se fosse predestinazione.
Hallelujah ha richiesto un lavoro di oltre due anni da parte dell’autore, che scrisse ben 80 strofe prima di decidere quali inserire nell’incisione del brano. La prima versione fu interpretata dallo stesso Leonard Cohen, pubblicata anche come singolo ma il successo fu quasi nullo. Nel corso degli anni, c’è stata poi una salita vertiginosa, non solo per le innumerevoli reinterpretazioni del brano, tra cui appunto quella di Jeff Buckley che divenne a dir poco celebre, ma anche perché entrò nel Cinema rappresentando varie colonne sonore, nonché diversi telefilm e trasmissioni televisive. Nel 2008, addirittura, ne fu realizzato un documentario che andò in onda sulla BBC Radio, emittente radiotelevisiva pubblica del Regno Unito, che in pratica sarebbe come la nostra RAI italiana.
Il testo della canzone ha chiari riferimenti biblici all’Antico Testamento, un tema apparentemente religioso dove viene citato Davide, il secondo re d’Israele, che secondo il “Libro di Samuele” riusciva a placare le ire di uno spirito malvagio suonando l’arpa. Riferimenti sono anche a Betsabea, con cui Davide si accompagnò, e si parla inoltre di Sansone e Dalila, insomma una specie di racconto musicale dei tempi biblici.
In sostanza, la canzone intende elencare i vari tipi di alleluia che esistono, senza però avere un determinato fondamento religioso: vi sono descritti tutti gli aspetti della vita attraverso queste metafore bibliche, sotto forma di ode alla vita stessa, quindi non intende idolatrare nessuna figura religiosa in particolare, neanche quella di Dio. In alcune strofe si parla anche di redenzione, ma queste sono state omesse nella versione di Jeff Buckley, che puntava più sull’aspetto terreno e “peccaminoso” della vita sulla Terra.


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