Sessione Zumba con “Yo no te pido la luna” (“Non voglio mica la luna”, Fiordaliso)
La nostra Fiordaliso è arrivata anche in America Latina, e la cover della sua famosissima (per noi) “Non voglio mica la luna” è diventata uno dei maggiori pezzi ballati con la Zumba. Per giunta, è entrata in una delle numerose compilation ufficiali Zumba, la Zin 55, un insieme di CD/DVD che racchiudono le varie coreografie Zumba e le dimostrazioni degli istruttori ufficiali Zumba.
La cover di “Non voglio mica la luna”, intitolata Yo no te pido la luna, è stata realizzata da Sergio Dalma, un cantante spagnolo che ama molto il nostro paese, a tal punto da aver interpretato diversi successi di casa nostra, in versione spagnola, ed ha anche partecipato al Festival di Sanremo come ospite, nel 2012, duettando con Francesco Renga sul famoso brano di Riccardo Cocciante, “Bella senz’anima”. La cover di Fiordaliso, comunque, è piuttosto recente (2011), rispetto all’anno del brano originale, che fu presentato a Sanremo nel 1984.
Questa coreografia Zumba Fitness Dance è stata ideata da uno degli istruttori ufficiali Zumba, Peter Pete, e riprende grossomodo i toni del Merengue, celebre ballo latino che si balla generalmente in coppia e che da qualche anno è giunto anche in Italia. Qui ovviamente è stato adattato per essere ballato in gruppo.
Questa è una Zumba molto semplice, i passi sono quasi essenziali e dunque è adatta ai principianti, o comunque a coloro che si sono appena approcciati al mondo Zumba. Come vedrete, punta molto sul movimento delle braccia, quindi alla tonificazione della parte superiore del corpo, che insieme al movimento sostenuto delle gambe la rende una Zumba semplice ma completa.
La sessione dura quanto la canzone, come avviene nella maggior parte dei casi, sempre parlando di principianti, perché anche se non sembra il movimento è abbastanza intensivo, non ci sono pause e, facendo lavorare tutto il corpo, il livello di impegno è piuttosto alto. Solo quando si sarà sufficientemente allenati si potrà procedere con una Zumba continuativa, che unisce più basi musicali.
Per dare il meglio, dunque, è necessario essere graduali, anche perché dobbiamo impiegare il massimo delle nostre energie, per un risultato ottimale, e ciò è possibile in relazione al nostro grado di allenamento. Dare il massimo per poco, anziché dare poco per una sessione lunga che alla fine risulterà solo sfiancante, con scarsi frutti finali.

Crediti » Video inseriti (di proprietà dei canali corrispondenti): YouTube ○ Testi originali: Fitness Fun©
