
L’ULTIMA POESIA di Marcella e Gianni Bella

Gianni Bella è un grande autore italiano, e spesso e volentieri ha composto canzoni per la sorella, Marcella Bella, che alla fine deve ringraziarlo per il suo successo. La sua voce sicuramente è stata determinante, senza di quella non sarebbe di certo andata lontano, tuttavia la qualità dei testi e delle musiche ha il suo peso, l’interpretazione dà valore alla canzone e viceversa.
In questo brano, per la prima volta i due fratelli hanno duettato insieme, e fu scritto insieme a Mogol, eccelso paroliere italiano che ha dato il suo contributo anche alla popolarità di Lucio Battisti. L’ultima poesia uscì nel 1986 e vendette solo in quell’anno ben 150 mila copie del 45 giri, diventando il singolo più venduto in assoluto.
La canzone fu inclusa nell’album di Marcella Bella Senza un briciolo di testa (1986), le cui musiche erano quasi tutte composte dal fratello, i testi da Mogol e Bruno Lauzi. L’omonima canzone che diede il titolo all’album fu presentata al Festival di Sanremo e raggiunse il podio, classificandosi al terzo posto della kermesse sanremese.
Tuttavia, quest’ultimo brano non ha navigato nel tempo, non rispetto a L’ultima poesia che è diventato un piccolo classico della Musica Italiana, insieme a Montagne Verdi ed altre della Bella. Sono canzoni che restano ancora nel cuore popolare, diventate degli evergreen che sono sempre un piacere da ascoltare, e da ricordare.
Il testo riporta il dialogo tra due persone, più precisamente due amici, tra cui uno è demotivato e stanco, senza più voglia di andare avanti, e l’altro che, più ottimista e confortante, lo sprona a tirarsi su, poeticamente. Gli ricorda che chiudersi in sé porta la poesia a svanire: anche se gli amici sono importanti, a quanto pare l’unica consolazione del primo, non bisogna mai rinunciare a vivere e godersi la vita, poiché la vita si dà soltanto a chi la prende con ottimismo, forza ed energia del cuore.


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