
TRA TE E IL MARE di Laura Pausini ★ Live con Biagio Antonacci

Laura Pausini è un po’ l’idolo delle ragazze, è interprete dei sentimenti giovanili, quelli un tantino più ingenui e che, nonostante le pene d’amore, conservano una buona dose di speranza, di ottimismo per il futuro. Dopotutto, quando si è giovani il futuro non è mai nero, perlomeno non completamente, malgrado l’oscurità portata dall’intenso dolore per un amore finito, non corrisposto o semplicemente infelice.
È il tema di questa canzone, in cui il “cattivo” della situazione è il mare, inteso come distanza e dunque lontananza, poiché l’amato vive in un’altra città e di conseguenza hanno poche occasioni di stare insieme. Lei resiste per un po’, dato l’amore smisurato che prova per lui, ma ovviamente non è una condizione che può protrarsi troppo nel tempo, visto che l’amore non è fatto solo di sogni o idee, è fatto anche di presenza, di contatto, di sguardi e sorrisi veri.
Non la si può biasimare, pertanto, se ad un certo punto getta la spugna, preferisce dirgli addio piuttosto che restare ferma lì, a tormentarsi e ad aspettare, a consumarsi e a vivere nel ricordo dei momenti passati insieme, una volta che lui riparte. All’epoca della canzone in effetti esisteva soltanto il telefono, non c’era l’avvento pieno di Internet e dei Social Network, quindi la realtà sociale era differente per i rapporti a distanza, e di sicuro non erano soddisfacentemente vivibili.
Questa esibizione dal vivo, durante un concerto della Pausini al Forum di Assago a Milano (2001), è stata eseguita con Biagio Antonacci anche come tributo a quest’ultimo, dato che Tra te e il mare è un brano scritto e composto dallo stesso Antonacci. Non è la prima performance dal vivo dei due, ne hanno eseguite delle altre su questo pezzo e Antonacci ne ha poi fatta una cover, nel 2008, con uno stile alquanto originale, molto più tendente al rock che al melodico romantico e un po’ struggente.
Tra te e il mare diede il titolo all’album che la includeva, pubblicato nel 2000 anche in versione spagnola. Oltre a spopolare in Europa, l’album arrivò perfino negli Stati Uniti e in Messico, dove vinse il Disco d’Oro e di Platino, mentre per ogni versione del brano fu realizzato un diverso videoclip, e ne fu effettuata un’ulteriore incisione per essere inserito nell’album di Antonacci destinato al mercato latino, Cuanto tiempo… y ahora (2003).


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